Salute cardiometabolica: alimentazione e stile di vita fattori chiave di prevenzione
La nostra società moderna è sempre più caratterizzata da vita sedentaria, diete più raffinate ed elaborate, meno sonno, più stress, più tossine, più alcol e così via. Questi comportamenti stanno indubbiamente contribuendo all'aumento del rischio cardiometabolico.
Quando si parla di salute cardiometabolica non si intende quindi un’area specifica della salute umana, ma uno spettro di condizioni e fattori di rischio, che includono:
- Sindrome metabolica e insulino-resistenza
- Prediabete e Diabete di tipo 2
- Malattia cardiovascolare
- Dislipidemia (colesterolo sbilanciato)
- Alterazione dei lipidi plasmatici e colesterolo (bassi livelli di lipoproteine ad alta densità – HDL e aumentati livelli di trigliceridi e lipoproteine a bassa densità -LDL)
- Alta pressione sanguigna
- Obesità e sovrappeso, in particolare obesità centrale e alti livelli di grasso viscerale (grasso addominale che circonda gli organi)
Tutti questi fattori possono causare squilibri e disturbi a livello metabolico e comportare un aumento del rischio cardiovascolare.
Dal 2015 le malattie cardiovascolari sono la principale causa di morte nel mondo.
La prevenzione primaria negli individui sani si propone di mantenere le condizioni di benessere e ridurre il rischio che ogni persona ha di sviluppare malattie del cuore e del metabolismo. Per questo, ai fini di preservare la salute cardiometabolica e il benessere soggettivo, è importante intervenire sui fattori di rischio modificabili e adottare fin dalla nascita un corretto stile di vita, che include attività fisica quotidiana e una dieta sana ed equilibrata.
10 regole alimentari da seguire secondo l’American Heart Association
Sulla base delle più recenti evidenze scientifiche, l’AHA raccomanda di:
- bilanciare assunzione e consumo di calorie al fine di mantenere un peso corporeo adeguato;
- consumare tanta frutta e verdura, in modo variegato;
- preferire cibi integrali;
- ricorrere a fonti proteiche sane, principalmente di origine vegetale, con consumo regolare di pesce e frutti di mare, limitando quello di carni rosse e lavorate;
- bandire dalla tavola oli tropicali e grassi parzialmente idrogenati in favore dell’utilizzo di oli vegetali;
- limitare al minimo il consumo di cibi processati;
- limitare alimenti o bevande con zuccheri aggiunti;
- preferire cibi a basso contenuto di sale;
- limitare il consumo di alcol;
- applicare queste regole sempre, a prescindere dal luogo dove il cibo viene preparato o consumato.

Quali sono gli alimenti da preferire nella prevenzione del rischio cardiometabolico?
CARBOIDRATI
I carboidrati o glucidi sono composti di origine vegetale e rappresentano la fonte primaria di energia per il nostro organismo. Sono contenuti soprattutto in alimenti di origine vegetale, come i cereali.
Vengono classificati in base alla loro struttura chimica. Possono essere
- semplici quando sono costituiti da una molecola di zucchero (monosaccaridi) o da poche di esse (disaccaridi, trisaccaridi, oligosaccaridi). Sono zuccheri semplici il glucosio, il fruttosio, il galattosio (sostanze fondamentali dal punto di vista nutrizionale) ma anche il maltosio e il lattosio.
- complessi, quando assumono la forma di lunghe catene di zuccheri legati tra loro (polisaccaridi). Sono carboidrati complessi l’amido (di riso, di frumento, di semi, di mais, di patata eccetera) e la cellulosa.
La salute cardiometabolica dipende dalla qualità nutrizionale dei carboidrati alimentari. Secondo un recente studio (PREDIMED-Plus), pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, “l’assunzione di carboidrati di alta qualità nutrizionale da un’ampia varietà di fonti è la base del modello di alimentazione mediterranea”.
Secondo gli esperti, in una dieta sana ed equilibrata, gli individui dovrebbero limitare l’assunzione dei carboidrati complessi, privilegiando quelli semplici.
I cereali integrali inoltre contengono minerali, vitamine e specifici antiossidanti con il conseguente apporto di benefici più ampi alla salute generale.
FIBRE
Il consumo di cibi ricchi di fibre è molto importante all’interno di una dieta salutare sotto il profilo cardiometabolico. La quantità di fibre assunte è infatti direttamente associata alla riduzione di patologie del cuore e del metabolismo. I benefici si ottengono con un’assunzione quotidiana di fibre pari a 25-29 g.
FRUTTA E VERDURA
Si raccomanda un dieta ricca di frutta e verdure, soprattutto quelle che contengono fibre. Gli studi hanno mostrato un’associazione inversa tra il consumo di mele, pere, agrumi, vegetali a foglia verde, crucifere e insalata e malattie cardiovascolari e mortalità totale.
L’effetto benefico di frutta e verdura è dato anche dalla presenza in esse dei componenti non nutritivi, come vitamine, minerali e polifenoli.
L’associazione con i vantaggi cardiometabolici è lineare e cresce fino a un consumo di frutta e verdura pari a 800 g al giorno.
PESCE, LEGUMI E FRUTTA OLEAGINOSA
Una maggior frequenza nel consumo di questi alimenti, tipici della dieta mediterranea, migliora il profilo metabolico complessivo e aiuta a ridurre il rischio cardiovascolare.
ACQUA
L’associazione tra idratazione e metabolismo lipidico, porta gli esperti a raccomandare un’adeguata assunzione di acqua nella prevenzione del rischio cardiometabolico, soprattutto negli adulti più anziani. Lo conferma anche una recente ricerca pubblicata su The Journal of Nutrition che mostra come una miglior idratazione sia associata a concentrazioni inferiori di trigliceridi e colesterolo e superiori invece per il colesterolo HDL.
Si raccomanda di bere almeno 1,5 litri d’acqua al giorno.

L’integrazione alimentare può aiutare nella prevenzione della salute cardiometabolica
Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità emerge che solo una parte della popolazione adulta che vive nel nostro Paese aderisce alle linee guida nutrizionali; ancora meno sono poi gli italiani che praticano attività fisica regolarmente.
In questo contesto, acquistano sempre più importanza le potenzialità degli integratori alimentari di origine vegetale, che possono essere associati ad uno stile di vita ed una dieta sani nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, come l’obesità, il diabete e altre ancora.
Sono tanti gli studi scientifici degli ultimi anni che hanno mostrato come la dieta e i suoi micronutrienti possano influenzare lo stato di salute, intervenendo su alcuni aspetti fisiologici, promuovendo il benessere generale, supportando il sistema immunitario e prevenendo condizioni specifiche.
Fonti:
- https://dispensa.unibs.it/glossario/cardiometabolico/
- Nutrition Foundation of Italy, La salute cardiometabolica dipende anche dalla qualità dei carboidrati alimentari, Cecilia Ranzi, in Alimentazione, Prevenzione e Benessere, Pacini Medicina, 2020.
- Jacques, P. F., Rogers, G., Stookey, J. D., & Perrier, E. T. (2021). Water Intake and Markers of Hydration Are Related to Cardiometabolic Risk Biomarkers in Community-Dwelling Older Adults: A Cross-Sectional Analysis. The Journal of Nutrition, 151(10), 3205-3213.
- 2021 Dietary Guidance to Improve Cardiovascular Health: A Scientific Statement From the American Heart Association https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIR.0000000000001031
- Palmieri L, Panico S, Vanuzzo D, Ferrario M, Pilotto L, Sega R, Cesana G e Giampaoli S, per il Gruppo di Ricerca del Progetto CUORE. La valutazione del rischio cardiovascolare globale assoluto: il punteggio individuale del Progetto CUORE. Ann Ist Super Sanità. 2004; 40(4):393- 399.